maggio 18, 2017

Le fiabe del dodo #12

Oggi mi sono sforzata di trovare una fiaba di Andersen, non troppo lunga e che fosse carina. Credetemi o sono chilometriche o sono corte e senza una vera morale... In ogni caso sono riuscita a trovare una piccola fiaba molto carina e il protagonista è un ago.


L'ago:

C'era una volta un bellissimo ago da stuoie che si credeva un ago da cucito. Egli era felice della vita che conduceva anche se le dita con cui aveva a che fare non lo trattavano molto bene. Accadde infatti che un giorno, mentre cuciva, il poverino si spezzò. Una volta spezzato però qualcuno lo raccolse da terra, gli applicò della cera lacca e ne fece di lui un bellissimo spillo da signora ed era molto felice di questo suo avanzamento di carriera.
Accadde però un altro colpo di sfortuna e l'ago cadde nell'acquaio. Pensò di partire per una nuova avventura ed invece finì nelle fogne ed era molto difficile che qualcuno lo andasse a riprendere. Ma anche questa volta il nostro protagonista non si lasciò abbattere. Vide molti oggetti passare in quell'acquaio e con uno in particolare fece molta amicizia. Si trattava di un oggetto simile a lui, un pezzo di bottiglia rotta che per quanto splendeva, lo scambiò per un diamante. L'ago e il fondo di bottiglia parlarono a lungo, di come l'ago veniva maltrattato da quelle antipatiche dita, ma anche di come egli conosceva bene sè stesso. Purtroppo però anche questo momento finì quando un flusso di acqua portò via il fondo di bottiglia.
L'ago era triste ma si continuava a ripetere che "i fini, non piangono" finché un giorno due ragazzini recuperarono l'ago pensando di trovare qualche tesoro nascosto nelle fogne.
L'ago, che ormai era diventato tutto nero col passare del tempo e per questo si credeva ancora più fino. I due ragazzini presero un guscio d'uovo e vi misero dentro l'ago e lui fu contento perchè sul bianco, il nero risalta. L'uovo però si ruppe e l'ago venne abbandonato in una strada, solcato da moltissime ruote di carri, ma mai si spezzò di nuovo.

Commento:

Questa favola mi è piaciuta per la positività dell'ago. All'inizio si credeva un ago da cucito e pian piano in fondo è riuscito a diventarlo e grazie alla consapevolezza su chi fosse in realtà non si è mai più spezzato. All'inizio infatti egli aveva paura di rompersi e così fece, ma una volta acquistata sicurezza, nulla lo potè più fermare. Visse alcune avventure e ne fu sempre felice.
Anche noi dovremmo porci un obiettivo su chi vorremmo diventare, su come migliorarci e poi perseguire quell'obiettivo. Il tutto affrontando la vita in modo felice e cercare di prendere sempre dal lato giusto le cose belle e brutte che ci capitano nella vita di tutti i giorni^^

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