giugno 22, 2017

Le fiabe del dodo #16

Presto tornerò in argomento Mare di libri, ma per oggi vi propongo il riassunto di un'altra bella favola firmata Grimm. La fiaba di oggi parla di un incontro fortuito ed un rapporto d'amore fraterno; si intitola L'uccellintrovato.



L'uccellintrovato

C'era una volta un uomo che faceva il guardiacaccia. Un giorno, passando per i boschi sentì il pianto di un neonato. Questo bimbo era stato catturato da un uccello e portato sopra ad un albero, su cui poi l'uomo si arrampicò per trarlo in salvo. L'uomo era da solo con una figlia, Lenuccia così lo portò a casa con sè e lo chiamò Uccellintrovato. Lenuccia e Uccellintrovato crebbero insieme e si volevano molto bene.
In casa con loro viveva anche una vecchia come cuoca che un giorno andò al pozzo a prendere l'acqua. La cosa strana fu che ci andò molte volte, portando un gran quantitativo di acqua. Lenuccia le chiese a cosa potesse servire così tanta acqua. La vecchia le disse che era un segreto, ma che glielo avrebbe svelato: il giorno dopo, una volta che il padre fosse uscito di casa, la donna avrebbe scaldato un pentolone di acqua e ci avrebbe buttato dentro Uccellintrovato e lo avrebbe mangiato. 
Il mattino dopo i due fratelli si svegliarono prestissimo e Lenuccia rivelò il terribile piano della vecchia cuoca. Una volta uscito il guardiacaccia, la cuoca fece bollire l'acqua e poi andò a prendere Uccellintrovato, ma i due fratelli erano già scappati lontano.
La vecchia allora chiamò tre scagnozzi e li fece inseguire. Quando questi tre furono vicini, i bambini si nascosero. Lenuccia disse al fratello: "Se non mi lascerai, nemmeno io ti lascerò" e Uccellintrovato rispose "Mai e poi mai". A quel punto Lenuccia disse "Diventa un rosaio ed io una rosellina" e così fu. Quando gli scagnozzi arrivarono nel punto dov'erano i due fratelli trovarono solo un rosaio ed una rosellina e tornarono dalla vecchia riferendo quello che avevano trovato. La cuoca gli disse che avrebbero dovuto distruggere roseto e portarle la rosa, così i tre corsero di nuovo fuori.
Intanto i due fratelli erano ritornati alla normalità e vedendosi di nuovo cacciati si trasformarono di nuovo, stavolta in una chiesa ed una corona. I tre non trovando ne i bimbi ne il roseto tornarono di nuovo indietro e per la seconda volta la vecchia li sgridò per non averle portato la corona e distrutto la chiesa.
Così per la terza volta i tre si misero di nuovo all'inseguimento, stavolta anche con la strega.
I due fratelli si trasformarono per la terza volta diventando uno stagno ed un'anatra. Quando la cuoca arrivò allo stagno si chinò per berselo tutto, ma a quel punto intervenne l'anatra che prese beccò la strega, la prese e la fece affogare nel lago.
Una volta finite le disavventure, i due tornarono a casa dal padre e vissero il resto della loro vita felici e contenti.

Commento:

Il rapporto fra Lenuccia e Uccellintrovato è bellissimo e si può interpretare in due modi diversi. Potrebbe essere un solido rapporto tra fratello e sorella che si vogliono un bene immenso e sarebbero disposti a fare qualsiasi cosa per l'altro.
Allo stesso modo il rapporto tra i due sembra fin troppo intimo quasi come se fossero due innamorati che stanno combattendo contro il mondo per stare insieme e che nonostante gli ostacoli riescono al fine a vivere felici e contenti.
Mi piacciono entrambe queste interpretazioni, ma se devo sceglierne una direi che sono più propensa per la seconda. Le parole che si scambiano ogni volta che si trasformano trasudano miele: "Se non i lascerai, nemmeno io ti lascerò" "Mai e poi mai". Mi sembra una frase più romantica che fraterna. Voi che dite?

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