novembre 18, 2017

L'universo nei tuoi occhi - Jennifer Niven

Finalmente sono riuscita ad inserire nel mio programma di letture questo libro di Jennifer Niven. Dopo Raccontami di un giorno perfetto (di cui potete trovare la recensione cliccando sul titolo) che mi ha trasmesso tantissmo, e dopo aver conosciuto direttamente l'autrice in occasione di Pordenonelegge di quest'anno, ero curiosa di scoprire quali sorprese nasconde "L'Universo nei tuoi occhi". Potete scoprire di più su questa autrice anche dando un'occhiata ai post intervista QUI e QUI. Il secondo link in particolare approfondisce proprio questo romanzo.

Titolo: L'universo nei tuoi occhi
Titolo originale: Holding Up The Universe
Autrice: Jennifer Niven
Anno di pubblicazione: 2017
Casa editrice: DeA Planeta Libri
Genere: YA

Trama:

Affascinante. Divertente. Distaccato. Ecco le tre parole d'ordine di Jack Masselin, sedici anni e un segreto ben custodito. Jack non riesce a riconoscere il volto delle persone. Nemmeno quello dei suoi fratelli. Per questo si è dovuto impegnare molto per diventare Mister Popolarità. Si è esercitato per anni nell'impossibile arte di conoscere tutti senza conoscere davvero nessuno, di farsi amare senza amare a propria volta. Ma le cose prendono una piega inaspettata quando Jack vede per la prima volta Libby. Libby che non è come le altre ragazze. Libby che porta addosso tutto il peso dell'universo: un passato difficile e tanti, troppi chili per farsi accettare dai suoi compagni. Jack prende di mira Libby in un gioco crudele, un gioco che spedisce entrambi in presidenza. Libby però non è il tipo che si lascia umiliare, e il suo incontro con Jack diventa presto uno scontro. Al mondo non esistono due tipi più diversi di loro. Eppure... più Jack e Libby si conoscono, meno si sentono soli. Perché ci sono persone che hanno il potere di cambiare tutto. Anche una vita intera.


Giudizio 3,5 su 5:

Devo ammetterlo, mi aspettavo qualcosa di più da questo romanzo. Dopo aver letto "Raccontami di un giorno perfetto", che come ho detto mi ha letteralmente catturata all'interno delle sue pagine, mi aspettavo un romanzo che mi riportasse tra i banchi di scuola con il tema principale del bullismo. Speravo insomma in qualcosa che riuscisse a coinvolgermi come la storia di Violet e Finch, ma così non è stato.

Sulla scrittura non ho nulla (o quasi) da ridire. Jennifer Niven scrive in un modo molto semplice e adotta la tecnica della narrazione in prima persona dal punto di vista dei due protagonisti per far entrare meglio il lettore nella storia. Il risultato è che il libro è molto scorrevole e nonostante siano 440 pagine, si legge in pochissimo tempo. Questo anche grazie al carattere, alla spaziatura, ma soprattutto al fatto che i capitoli sono cortissimi.
Questa struttura di capitoli corti e alterni ricalca quella di "Raccontami di un giorno perfetto", ma confrontando i due libri visivamente, si può notare che i capitoli di "L'universo nei tuoi occhi" sono molto più corti, e aggiungerei forse anche un po' troppo.

La storia è chiara dalla trama. I due protagonisti del romanzo sono Jack e Libby, due ragazzi molto diversi ma allo stesso tempo molto simili.
Libby è una ragazza che un tempo è stata definita come la ragazza più grassa d'America. Il suo passato è molto triste perché ha perso la madre e ha cercato di colmare quel vuoto che sentiva con il cibo finché appunto è diventata obesa.  Veniva presa in giro dai compagni e aveva smesso di andare a scuola.
La situazione precipita quando lei si sente male. I paramedici intervenuti, avrebbero dovuto portarla in ospedale, ma a causa del peso, non riuscivano a trasportarla. Fu così che vennero chiamati i pompieri che la issarono su una gru. Qualcuno riprese il video e lei fu pubblicamente denigrata nel web come la ragazza più grassa d'America.
Dopo un arduo cammino di guarigione fisica e mentale, Libby pur non essendo ancora in forma, decide di tornare a scuola. Libby, nonostante il peso ancora importante, ha sviluppato un carattere solare ma soprattutto amorevole nei confronti di sè stessa. La disintossicazione dal mangiare troppo, l'ha portata verso un percorso di crescita personale. All'inizio del libro noi conosciamo questa nuova Libby, pronta a riaffrontare le sfide della vita.
Jack invece, il personaggio maschile, soffre di prosopagnosia. Questa malattia non fa riconoscere i volti delle persone, le resetta dopo un tot di tempo. Ogni giorno Jack si sveglia e deve sforzarsi per riconoscere perfino i suoi familiari. Riconosce la mamma per i capelli, il sorriso, il colore della pelle e mettendo insieme queste informazioni capisce che quella persona è sua madre.
Durante la sua vita di adolescente e di giovane adulto, ha deciso di essere un figo nella scuola come sistema di autodifesa. Se sei popolare infatti, è normale conoscere tutti e nessuno. Si è circondato di altre persone popolari che hanno dei determinati tratti distintivi, i capelli di uno, il colore della pelle di un altro o un neo finto, ma tutte persone, facilmente individuabili nella massa di persone.
Come finiscono insieme questi due personaggi agli antipodi?
Dato che uno dei temi del libro è il bullismo, questi due personaggi finiscono insieme per un episodio di bullismo. Jack decide di assecondare alcuni suoi amici in un gioco in cui vince chi sta più tempo attaccato fisicamente ad una persona grassa. Succede così che Libby un giorno si ritrova attaccato Jack e per difendersi gli tira un pugno. Finiscono entrambi in presidenza e vengono condannati a partecipare per qualche tempo ad una classe di recupero.
I due si avvicinano principalmente per una cosa fatta da Jack. Ovvero, la sera prima di commettere questo atto verso Libby, il ragazzo scrive una lettera di scuse anticipate, dove spiega il suo problema di prosopagnosia. Inizia così durante la classe di recupero un rapporto di iniziale amicizia tra un ragazzo popolare ma con un problema grave, ed una ragazza buona e gentile ma grassa e vittima di bullismo.

Mi preme dire che Jack e Libby non sono solo questo, ma hanno entrambi altri problemi da affrontare e percorsi di vita da fare. Jack vorrà scoprire qualcosa di più sulla sua malattia e Libby invece proverà ad integrarsi in un modo decisamente molto strano.

I due personaggi sono carini, ma non sono Violet e Finch. Mi aspettavo di entrare molto in empatia con Libby, ma questa sensazione non è mai arrivata e paradossalmente mi è piaciuta molto di più il dolore e la ricerca sulla prosopagnosia di Jack.
Jack mi è piaciuto molto come personaggio, perché è reale. Nel senso che con la sua malattia, Jack non è libero di fare quello che vuole come cambiare ragazza o cambiare amici perché stanno diventando dei bulli. Lui non vorrebbe essere un popolare e bullo ma è costretto a causa della sua malattia a stare con quel determinato gruppo di persone.
Indipendentemente dalla malattia, trovo che il personaggio di Jack rispecchi molto quello che è la realtà nelle scuole di oggi, ovvero reprimere la propria personalità per compiacere gli altri. Trovo che oltre al ragazzo con la prosopagnosia, ci sia davvero lo specchio della società moderna.
Libby è un personaggio interessante, ma con cui non sono riuscita a comunicare. La ragazza è vittima di atti di bullismo, tanto che un giorno si trova l'armadietto pieno di fogliettini di carta con scritto "Non sei desiderata". A Libby queste parole pesano, ma allo stesso tempo ha deciso da tempo di non farsi più influenzare da certi giudizi e decide quindi di ignorare questi bigliettini. Non sarà facile perché la gente osserva, ma soprattutto parla. Non sarà facile, ma arriverà ad un certo punto a ribellarsi contro questa persecuzione, non nel modo più corretto andando a denunciare gli atti di bullismo, ma in modo positivo dando un esempio tangibile di coraggio. Dalla trama pensavo che il bullismo venisse trattato di più all'interno del libro, invece troviamo molti pensieri di Libby al riguardo. Si punta di più sulle sensazioni che dà essere vittima di bullismo e sulle possibili filosofie di vita per poter andare avanti infischiandosene di tutto il resto.
Da questo tema mi aspettavo qualcosa in più sinceramente, detto ciò già il fatto che un libro sia improntato a questo aspetto della vita giovanile e che se ne parli in generale è decisamente positivo.

Tra Jack e Libby ci sono poi degli sviluppi in campo sentimentale. Inizialmente cercano di diventare amici durante le ore di punizione, poi però col passare delle pagine fra loro si instaura qualcosa di più. Jack deve imparare a seguire i suoi sentimenti e non quello che gli dice la prosopagnosia e Libby deve cercare di riprendere a vivere normalmente e a reintegrarsi in una società che l'ha denigrata e la sta tutt'ora denigrando.

Direi che vi ho dato abbastanza elementi su cui riflettere. Le mie conclusioni generali sul libro sono che la lettura è assolutamente scorrevole, ma avrei apprezzato dei capitoli più lunghi. Ho apprezzato il personaggio di Jack e la sua fantastica storia di vita con la prosopagnosia, mentre ho fatto più fatica ad entrare in connessione con Libby. Il tema del bullismo è sviluppato più a livello mentale che fisico, però in linea di massima l'ho trovato carente rispetto alle aspettative.
In generale la storia è carina, ma non avendo avuto feeling con Libby e con il tema del bullismo trattato meno di quanto pensassi, il mio voto è 3 tazzine e mezzo.

La citazione del libro che vi propongo è una frase detta da Libby:
"Pensa a quanto sarebbe bello il mondo se, invece di sprecare tutto quel tempo a sparlare di me, la gente lo impiegasse per, che so, esercitarsi a essere gentili con il prossimo, sviluppare la propria personalità o coltivare il proprio spirito."
-fine recensione-

P.S. Ma quanto è bella la cover originale? <3

2 commenti:

  1. Sarò particolare io ma a me questo libro è piaciuto un po' di più rispetto al precedente della autrice. Libby è una ragazza fantastica, mi ci sono davvero affezionata ♡

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    1. I gusti son gusti :3. Nel precedente romanzo non sono riuscita a scegliere tra Violet e Finch su chi fosse il personaggio migliore. Qui invece Jack è senza ombra di dubbio quello che ho adorato dalla prima all'ultima pagina (nonostante tutto).

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